lunedì 16 maggio 2011

Futurismo:

IL FUTURISMO:
Nei primi anni del ‘900 nasce anche il movimento futurista. Mentre i poeti crepuscolari si ripiegano su stessi e invocano un pronto ritorno ai buoni sentimenti del passato, i futuristi propongono una fiducia fermissima nel futuro. Fondatore del movimento futurista è Filippo Tommaso Marinetti che a Parigi, nel febbraio del 1909, pubblica il primo manifesto futurista. In esso: si proclama la fede assoluta nel futuro e nella civiltà delle macchine; si affermano gli ideali della forza, del moto, della vitalità; si esortano i letterati del tempo a comporre opere nuove, ispirate all’ottimismo e ad una gioia di vivere aggressiva e prepotente; si auspica una letteratura, liberata da tutte le regole, anche quelle della grammatica, dell’ortografia e della punteggiatura. I futuristi negano anche la sintassi tradizionale, modificando le parole. Proclamano con grande enfasi e violenza la loro necessità di liberarsi dal passato e il loro desiderio di incendiare musei e biblioteche che lo proteggono. I poeti futuristi hanno sostenuto la necessità dell’intervento dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, poi aderiscono all’impresa dannunziana di Fiume e all’avvento del Fascismo. Fra i poeti che partecipano all’esperienza futurista, oltre che Marinetti, ricordiamo Aldo Palazzeschi.

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