lunedì 16 maggio 2011

Giuseppe Ungaretti: La biografia

Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d'Egitto l'8 febbraio del 1888.
Nel 1908 frequenta la "Baracca Rossa", ritrovo internazionale di anarchici organizzati da Enrico Pea.
Nell'autunno del 1912 è a Parigi per studiare diritto e frequenta i caffè letterari dove conosce e stringe amicizia con Apollinaire. L'anno successivo rientra in Italia per sostenere l'esame di abilitazione all'insegnamento di lingua francese.
Si prepara in Versilia dove si reca perché vi è rientrato l'amico Enrico Pea. Si sposta a Milano dove scrive le sue prime poesie che faranno parte della sezione "Ultime" che apre "L'Allegria". Nella prima metà del'15 pubblica le prime liriche sulla rivista "Lacerba". Viene richiamato e passa tutto il 1916 in guerra, tra prima linea e retrovie. E' datata 22 dicembre 1915 la prima poesia dal fronte. Il 1916 vede data alla stampa la prima raccolta "Il porto sepolto".
Nel 1918 è in Francia. Cura un giornale per i soldati e lavorerà presso il "Popolo d'Italia" come giornalista. Esce "Allegria di Naufragi". Si sposa con Jeanne Dupoix. Si trasferisce a Roma e lavora presso il Ministero degli Esteri. Vive in affitto. Si lega al gruppo della Ronda.
Nel 1923 si trasferisce fuori Roma per motivi economici.
Nel 1925 nasce la figlia Anna Maria; collabora con la rivista "Commerce" di cui è redattore.
1928 - Si converte alla religione cattolica, scrive la "Pietà".
1930 - nasce il secondo figlio che morirà a soli nove anni.
1931 - Uscita della versione definitiva della raccolta "L'Allegria" (poesie scritte tra il 1914 e il 1919). Ha il primo riconoscimento ufficiale nel 1932 con il premio del "Gondoliere".
1934 - esce il primo libro tradotto (Praga).
1936 - va ad insegnare all'Università di San Paolo del Brasile. Esce l'ed. definitiva della raccolta "Sentimento del
Tempo" (poesie dal '19 al '35).
1942 - rientra in patria dove è nominato Accademico d'Italia e insegna all'università di Roma e Mondadori inizia a pubblicare le sue opere con il titolo di "Vita d'un uomo". Vengono raccolte le "Poesie disperse" ('45). E' del '47 la raccolta "Il Dolore" (poesie dal '37 al '46).
1949 - Esce il primo volume di prosa: "Il povero nella città".
1950 - esce "La terra Promessa".
1952 - "Un Grido e Paesaggi" (illustrate da Giorgio Morandi).
1958 - muore la moglie.
1960 - esce "Il taccuino del vecchio" con testimonianze di molti amici. Compie un, quasi, giro del mondo in aereo.
1961 - escono le prose di viaggio "Deserto e dopo".
1964 - è a New York dove tiene un ciclo di lezioni presso la Columbia University.
1968 - in occasione dei suoi 80 anni viene festeggiato dal governo italiano e escono due edizioni rare: "Dialogo" (con una combustiont di Burri) e "Morte delle stagioni" illustrata da Manzù.
1969 - viene pubblicato tradotto in Francia. Esce la raccolta "tutte le poesie". Scrive l'ultima poesia la notte tra il 31 dicembre 1969 e il 1° gennaio 1970: "L'impietrito e il velluto".
Muore la notte tra il 1° e il 2 giugno 1970 a Milano.


Poetica

Giuseppe Ungaretti fu promotore di una corrente poetica chiamata successivamente, dal critico Francesco Flora (1891-1961), "ERMETISMO": un esempio ne è la poesia Inverno.

La poetica di Ungaretti è incentrata sul senso del limite umano, l'incombere irrazionale delle passioni, il dramma degli affetti.
Le astrazioni "ungarettiane" sono sempre, ancora, disposte a trovare alimento nelle urgenze della mai rassegnata vicenda della vita.
Il viaggio del nomade senza patria si conclude pur sempre in un cammino perpetuo verso la patria: quello che si autodefinisce "il matto" perché si innamora ad ottant'anni è sempre capace di tramutare le cose in apertura verso l'infinito. Mentre si sigilla in perfetta figura il cerchio del linguaggio in grado di ottenere in ogni caso il trionfo della forma sulle disarmonie dell'esistenza.

Nessun commento:

Posta un commento